Borghetto sul mincio eventi

Borghetto sul mincio eventi

Eventi cosma

Il tipico paesaggio di Borghetto sul Mincio è in grado di riportare indietro nel tempo. Borghetto rappresenta un luogo dove le bellezze della natura si fondono completamente con l’importante patrimonio culturale medievale, come il Ponte Visconteo e il Castello Scaligero. Questa zona, durante il Medioevo, era un territorio di confine ed era costantemente osservato dalle Signorie di Milano, Mantova e Verona perché è uno dei guadi più utili e sicuri del fiume Mincio.

La frazione è facilmente raggiungibile in bicicletta: si trova infatti sulla famosa pista ciclabile che costeggia il fiume Mincio e che collega Peschiera del Garda a Mantova, passando per Borghetto (circa 15 km da Peschiera del Garda).

E durante la vostra visita a Valeggio e Borghetto non dimenticate di assaggiare i famosi Tortellini di Valeggio: sottilissima pasta all’uovo ripiena della migliore carne, che potrete gustare in brodo o con il burro… una vera bontà!

Vola a forte wohlgemuth (rivoli veronese)

Borghetto Sul Mincio è un borgo medievale pieno di mulini incastonato tra frutteti e castelli medievali. Si trova a pochi chilometri dal Lago di Garda nella Pianura Padana. Il villaggio è una Frazione (divisione amministrativa) di Valeggio Sul Mincio. Il nome è di origine longobarda e significa “insediamento fortificato”. Valeggio, l’altro villaggio abitato, significa “luogo pianeggiante”. Grazie ad alcuni ritrovamenti archeologici, è emerso un insediamento dell’età del bronzo, sculture dell’età del ferro e reperti della civiltà etrusca.

Dopo il ritrovamento di alcune tombe romane, è certo che l’occupazione della zona risalga al I secolo a.C. La nascita dei due borghi si colloca tra l’VIII° e il IX° secolo d.C. Nel 1202, dopo molte dispute tra Mantova e Verona, Borghetto passò sotto il controllo degli Scaligeri che rinforzarono il paese con un sistema ancora oggi presente con Torre Merlata e, insieme a Valeggio, fu trasformato in una roccaforte militare. Nel 1405 il paese passa sotto la Repubblica di Venezia che sviluppa il lavoro di macinazione dei cereali come evidenziato dai mulini esistenti.

Alpe di siusi

Si trovano ai lati del fiume Mincio, a sud del lago di Garda, a mezz’ora da Verona. Si dice che il nome Valeggio significhi “luogo pianeggiante” ma la leggenda vuole che derivi da Vale Dium, valle degli Dei.

Valeggio sul Mincio ha una storia illustre e la città è anche nota per la sua prelibatezza più famosa: i tortellini. Se passate di qui, non dimenticate di fermarvi in un ristorante per assaggiare un piatto di tortellini di Valeggio, il capolavoro della cucina locale, che deve essere fatto a mano da una sottile sfoglia di pasta con un gustoso ripieno di carne. Questo piatto è legato a un’affascinante leggenda della fine del XIV secolo, scritta e illustrata dal maestro orafo Alberto Zucchetta. Conosciuta come la leggenda del nodo dell’amante, racconta la storia di due amanti, la ninfa Silvia e il capitano Malco, che lasciarono un lenzuolo di seta giallo annodato sulle rive del Mincio come segno del loro amore proibito.

Prima di partire, bisogna visitare Borghetto, uno dei borghi più belli d’Italia. Una visita a Borghetto è come tornare indietro nel tempo, in un villaggio medievale splendidamente conservato e uscito da una favola, con i mulini ad acqua che macinavano grano e cereali, la fortezza fortificata del Ponte Visconteo, le vecchie case di pietra e il castello.

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Una piccola frazione del comune di Valeggio sul Mincio che conserva il suo sorprendente aspetto medievale di stazione fortificata sul fiume. La sua struttura e il nome del paese risalgono al periodo longobardo, il popolo germanico che per primo costruì un insediamento fortificato nei pressi del belvedere del Mincio.

Borghetto sorge nella valle del fiume Mincio, in Veneto. La struttura e il nome del paese risalgono al periodo longobardo, il popolo germanico che per primo costruì un insediamento fortificato nei pressi del guado del Mincio. Nel Medioevo si riduce ad un semplice punto di pedaggio, feudo dell’abbazia di San Zeno. In epoca scaligera e poi viscontea fu al centro delle vicende che portarono alla costruzione dei vari manufatti che la circondano (il Ponte Visconteo, il Castello Scaligero, il Serraglio). Risale a questo periodo la sua trasformazione in borgo fortificato, con due porte di accesso e una cerchia di mura poligonali con torri circondate dalla fossa Seriola (che attinge acqua dal fiume Mincio).

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