Shala
Shala albanien
Herolind Shala (nato il 1º febbraio 1992) è un calciatore professionista che gioca come centrocampista per il club turco BB Erzurumspor e la nazionale del Kosovo. In precedenza ha rappresentato la Norvegia a livello giovanile e l’Albania a livello internazionale under 21 e completo.
Il 4 agosto 2018, Shala si è unito alla squadra neopromossa dell’Eliteserien Start, con un contratto stagionale.[4] Il 6 agosto 2018, ha debuttato nella sconfitta in trasferta per 4-1 contro il Brann dopo essere entrato come sostituto al 70º minuto al posto di Tobias Christensen.
Il 5 marzo 2021, Shala si è unito allo Stabæk, squadra di Eliteserien.[7] Il 19 maggio 2021, ha debuttato contro il suo ex club Odd dopo essere stato nominato nella formazione titolare e aver fatto l’assist nei due gol della sua squadra durante un pareggio casalingo per 2-2.[8]
Dal 2009, fino al 2012, Shala ha fatto parte della Norvegia a livello internazionale giovanile, rispettivamente ha fatto parte delle squadre U17 e U21 e lui con queste squadre ha giocato tre partite, che erano amichevoli.
Nel maggio 2013. Quando è stato convocato sia per la squadra norvegese che per l’under-21 albanese, si è ritirato dalla squadra norvegese in quanto voleva invece rappresentare l’Albania.[11] L’11 luglio 2013 ha esordito per la squadra U-21 albanese contro la Bosnia ed Erzegovina U21 giocando interi 90 minuti.[12]
Yoga shala
Il grano era metaforicamente considerato come il prodotto di un’unione sessuale tra Shala e Adad, e alcune opere d’arte raffigurano scene romantiche tra Adad e Shala accanto agli umani che arano i campi.[11]
Maurits van Loon ha proposto che un simbolo “cancello” che accompagna il dio del tempo e sua moglie su alcuni sigilli potrebbe rappresentare l’arcobaleno, anche se ha notato che la sua teoria non tiene conto che c’era una dea separata dell’arcobaleno, Manzat, indipendente da Shala e suo marito.[14]
Shala appare in contesti legati alla controparte accadica di Ishkur, Adad (a quel punto già completamente confuso con il dio sumerico[20]) già nel vecchio periodo babilonese, quando ricevettero offerte insieme a Nippur. Sono elencati come una coppia nelle liste degli dei e in altre fonti da Babilonia e Assiria attraverso tutta la loro storia successiva. Shala appare anche in fonti tardo aramaiche, per esempio nell’iscrizione bilingue di Tell Fekheriye.[21]
Un inno a Nanaya che enumera varie dee considerate come mogli di notevoli divinità cittadine menziona Karkar come sito importante legato al culto di Shala.[22] Prove indirette indicano che Karkar era associata al culto di Adad/Ishkur già nel periodo Uruk.[23] Nel primo millennio a.C. Zabban era la sede di un importante tempio di Adad e Shala.[24] Era anche venerata a Guzana.[25]
Film shala
Lo Shiva Yoga Shala è uno spazio sacro per il movimento. In questo spazio, evochiamo l’energia e impariamo a danzare con Shiva, la divinità indù della distruzione e della trasformazione. Nella vita, l’unica cosa costante è il cambiamento.
Nella nostra pratica Yoga Shiva è responsabile del cambiamento attraverso la distruzione dell’ego, e lasciando andare le abitudini negative e gli attaccamenti. Così il potere di distruzione associato al Signore Shiva ha un grande potere di purificazione. Nel nostro spazio principale, vedrete una grande statua di Shiva nella sua forma, Nataraj, il “Signore della Danza” per ispirarci e ricordarci di lasciare andare, aprirci al cambiamento e muoverci con grazia attraverso la vita. I nostri insegnanti creano uno spazio sicuro di accettazione e incoraggiamento.
Insieme ci muoviamo per rafforzare l’unità di corpo, mente e spirito. Ogni classe offre una serie dinamica e creativa di pose mescolate insieme al respiro, alla musica e all’ispirazione. Si crea un flusso di energia e di espressione che rafforza il tuo corpo, allevia la tua mente e tocca il tuo spirito.
Nome shala
Il grano era metaforicamente considerato come il prodotto di un’unione sessuale tra Shala e Adad, e alcune opere d’arte raffigurano scene romantiche tra Adad e Shala accanto agli umani che arano i campi.[11]
Maurits van Loon ha proposto che un simbolo “cancello” che accompagna il dio del tempo e sua moglie su alcuni sigilli potrebbe rappresentare l’arcobaleno, anche se ha notato che la sua teoria non tiene conto che c’era una dea separata dell’arcobaleno, Manzat, indipendente da Shala e suo marito.[14]
Shala appare in contesti legati alla controparte accadica di Ishkur, Adad (a quel punto già completamente confuso con il dio sumerico[20]) già nel vecchio periodo babilonese, quando ricevettero offerte insieme a Nippur. Sono elencati come una coppia nelle liste degli dei e in altre fonti di Babilonia e Assiria per tutta la loro storia successiva. Shala appare anche in fonti tardo aramaiche, per esempio nell’iscrizione bilingue di Tell Fekheriye.[21]
Un inno a Nanaya che enumera varie dee considerate come mogli di notevoli divinità cittadine menziona Karkar come sito importante legato al culto di Shala.[22] Prove indirette indicano che Karkar era associata al culto di Adad/Ishkur già nel periodo Uruk.[23] Nel primo millennio a.C. Zabban era la sede di un importante tempio di Adad e Shala.[24] Era anche venerata a Guzana.[25]