Penisola sinis

Penisola sinis

il significato di sinis

Lontano dal glamour e dal lusso della Costa Smeralda si trova la penisola del Sinis, uno dei luoghi più incontaminati da scoprire con il noleggio barche Sardegna, e che si estende sulla costa occidentale dell’isola, da Capo Mannu a Capo San Marco. In Sardegna possono coesistere diverse anime, rendendola una destinazione adatta agli interessi di tutti i tipi di visitatori. Chilometri di spiagge bianche e finissime, tramonti di fuoco, vegetazione incontaminata che cresce liberamente su una costa dove l’intervento umano è quasi del tutto assente: questi sono gli ingredienti principali del Sinis, nel cui territorio si trovano le zone più umide dell’isola, habitat di stormi di uccelli rari, tra cui i fenicotteri rosa. La penisola del Sinis, definita dalla Commissione Europea come “destinazione turistica d’eccellenza”, è la destinazione ideale per chi ama la natura selvaggia, il mare e l’archeologia, grazie alla presenza di molti importanti siti storici.

La penisola del Sinis è una zona molto varia in cui si alternano le insenature del mare, le zone lagunari e gli stagni salmastri e d’acqua dolce. È un paradiso per gli amanti delle lunghe spiagge e della natura incontaminata grazie alla presenza di una ricca fauna, e il modo migliore per visitare questa zona è noleggiare una barca in Sardegna. Infatti, con il noleggio barche a Bosa potrete navigare al vostro ritmo e potrete raggiungere facilmente il Sinis scoprendo le spiagge meno conosciute. Senza dubbio nella penisola del Sinis sarà impossibile trovare spiagge affollate e anzi, spesso penserete di essere gli unici sulla spiaggia dove siete sbarcati.

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Un’avventura sulle orme dei popoli del mare nel magnetico Golfo del Sinis, a Oristano. Esplorerete i sentieri un tempo percorsi dai nuragici, dai fenici e dai romani, seguendo le tracce degli egizi. Ammirerete il bellissimo Tharros tra gli incantevoli colori che lo incorniciano. La penisola di Sinis stupisce con il suo fascino e le suggestioni della natura. Fu qui che un contadino di Cabras volle diventare ricco e allora si recò ai piedi del Nuraghe dove viveva la fata del Sinis, l’unica capace di trasformare i chicchi di grano in bellissime mucche dal manto nero, il cui numero raddoppiava nel tempo fino a… curioso? Scopritelo camminando a contatto con la natura!

tharros

Seleziona il votoConsiglia La Costa Ovest della Sardegna: la Penisola del Sinis, le sue spiagge e… Bottarga 1/5Consegna la Costa Ovest della Sardegna: la Penisola del Sinis, le sue Spiagge e… Bottarga 2/5Consegna la Costa Ovest della Sardegna: la Penisola del Sinis, le sue Spiagge e… Bottarga 3/5Consegna La Costa Ovest della Sardegna: la Penisola del Sinis, le sue Spiagge e… Bottarga 4/5Consiglia La Costa Occidentale della Sardegna: la Penisola del Sinis, le sue Spiagge e… Bottarga 5/5Consiglia

La Sardegna è conosciuta in tutto il mondo per le sue meravigliose spiagge, ma pochi sanno che, oltre alla natura, questo è un luogo ricco di archeologia e cultura. È difficile scegliere la zona migliore per soggiornare in Sardegna. Ma oggi parleremo di una destinazione insolita, la costa occidentale della Sardegna, dove le spiagge dorate e sabbiose si arrotolano in incredibili scogliere che si tuffano in un mare blu puro. Un luogo per quei viaggiatori che sfuggono al dominio dell’uomo, lontano dai villaggi sovraffollati e dalla movida, dove il silenzio è rotto dal fragore delle onde bianche che scorrono sul mare turchese. Nel cielo, le spettacolari coreografie dei fenicotteri rosa. Sulla terra la bellezza malinconica dei vecchi impianti minerari, arrossati dal tempo.

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Partendo dalla zona di Oristano, questo tour nella penisola del Sinis, nella parte occidentale della Sardegna, vi darà un’eccellente visione delle civiltà che hanno vissuto qui dal 1500 a.C. ad oggi. La mattina è dedicata alla visita delle statue giganti di pietra di Monte Prama, questo sito ha acquisito ultimamente fama mondiale grazie alle straordinarie statue che vengono ancora scavate, poi proseguiamo verso il capo di San Marco nella penisola del Sinis, dove visitiamo gli interessantissimi scavi punici romani di Tharros. Se il tempo lo permette, c’è anche la possibilità di fare un bagno in una delle spiagge di sabbia bianca; per il pranzo si può assaggiare uno dei prodotti tipici di Cabras, come la bottarga fatta con le uova di muggine o, a seconda della stagione, i carciofi; dopo pranzo lasciamo la costa e visitiamo una cantina dove è possibile assaggiare alcuni dei vini locali. Vernaccia – bianca e Nieddera – rossa sono le principali varietà coltivate qui.

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