Eventi appennino modenese 2017
Ferrari cavalcade classiche 2017
Se non vi sentite a vostro agio con tutte le centinaia di partecipanti ad altre sfide di bikepacking, il ROMAGNA BIKE TRAIL potrebbe fare al caso vostro. Con una quantità intorno ai +30 partecipanti la RBT è piuttosto un evento informale tra simili e comunque un consiglio da insider. Sicuramente non lascerete l’evento senza aver fatto delle belle chiacchierate e probabilmente senza aver fatto nuovi amici.
L’RBT si svolge in una delle più belle regioni d’Italia – l’Emilia Romagna. Basata intorno a note città come Bologna, Parma, Modena e Ferrara, l’Emilia Romagna non è solo conosciuta per il suo incredibile cibo, o le sue famose auto e moto (Ferrari, Lamborghini, Maserati, Ducati …) – sono soprattutto i suoi diversi paesaggi dal mare agli Appennini montani che attraggono i ciclisti a pedalare in questa regione a nord del più piccolo microstato d’Europa “San Marino”.
Si può scegliere tra 2 diversi percorsi e lunghezze, allo stesso tempo si può scegliere tra una vera e propria gara di bikepacking, ma si può anche pianificare il viaggio da un bell’alloggio all’altro e affrontare piuttosto l’evento come un comodo tour. In questo modo il ROMAGNA BIKETRAIL vale un viaggio qualunque sia il vostro “stile” preferito. Se volete combinare una breve vacanza con un grande evento ciclistico: pensate a partecipare!
Memoria parte 1
La città risale all’VIII secolo, quando Anselmo, duca del Friuli divenuto monaco, fondò un monastero benedettino con il duplice compito di diffondere la Parola e difendere le terre cristiane in quella che allora era una zona di confine tra Longobardi e Bizantini.
Il cuore storico della città conserva ancora la sua forma radiale medievale, con l’accogliente piazza Corsini e la sua imponente fontana al centro. Ci sono molti edifici civili e religiosi in stile romanico e rinascimentale, come il Palazzo Lardi, un palazzo fortificato, e la chiesa di San Silvestro.
I giorni d’oro durarono fino alla fine del XVIII secolo, quando l’appena costruita Via Vandelli deviò gran parte del traffico commerciale da Fanano, costringendo alcuni dei cittadini a cercare fortuna altrove.
Soprannominata la “città di pietra”, Fanano è nota per la sua pietra arenaria locale, lavorata dalle abili mani dei picchiarini, i muratori locali. In una continuazione di questa tradizione secolare, la città tiene il Simposio Internazionale di Scultura su Pietra, un evento che ha luogo ogni due maggio dal 1983.
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Il presente lavoro ripercorre le varie tappe dell’evoluzione geomorfologica della pianura modenese dal VI millennio a.C. (Neolitico) ad oggi, attraverso una ricostruzione del paesaggio antico e degli insediamenti umani.
Le caratteristiche altimetriche più evidenti nell’area di studio sono i cambiamenti morfologici dei fiumi Secchia e Panaro: a sud di Modena scorrono in profondità nella pianura alluvionale, mentre a nord della città scorrono elevati sulla pianura.
La litologia di superficie è costituita principalmente da limo, con fasce di sabbia e argilla; depositi prevalentemente ghiaiosi spuntano solo in prossimità dei percorsi meridionali dei principali corsi d’acqua appenninici. Il paesaggio geomorfologico è caratterizzato principalmente da ventagli alluvionali, dorsali fluviali, paleo alvei fluviali, sorgenti naturali e alcune aree depresse; degne di nota sono anche le forme legate all’attività umana.
Ci sono stati diversi tentativi di incrociare evidenze geologiche e geomorfologiche con dati archeologici, sia su scale territoriali dettagliate che ampie. Un ulteriore avanzamento può ora essere tentato confrontando i dati ottenuti dalla ricerca sistematica sulle forme fluviali con quelli contenuti negli archivi.
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Mi piace la montagna, amo l’idea di sentirmi circondato dalla natura e mi sento rigenerato dalla buona energia che trasmette. Anche se spesso preferisco il mare, un habitat dove mi sento davvero “a casa”, mi piacerebbe scoprirne di più!
Così, ho pensato di iniziare con alcuni luoghi del nostro bellissimo Appennino modenese, con un’escursione, che ho già fatto in passato, al Lago Scaffaiolo, partendo da Capanno Tassoni e passando per la “Croce Arcana”. Vi racconto come è andata!
Recentemente (dal 2015), l’UNESCO l’ha proclamato ufficialmente parte del sito “MAB” (“Man and the biosphere”), un riconoscimento importante che ci fa capire quanto questo luogo sia importante per tutto il mondo.
Le cose da fare sull’Appennino modenese sono tante ed è difficile decidere da dove iniziare, soprattutto se non si è molto pratici di passeggiate in montagna. Il mio consiglio è quello di trovare amici che possano venire con voi, soprattutto se hanno esperienza, o di unirvi ad un trekking organizzato. La montagna è bella ma affrontarla potrebbe non essere così facile: non dimenticare di prepararti per affrontare lo sforzo fisico