Certosa avigliana

Certosa avigliana

Certosini oggi

Questa è una lista di monasteri certosini, o certose, contenente sia monasteri esistenti che disciolti dei certosini (conosciuti anche come l’Ordine di San Bruno) per monaci e suore, ordinati per località sotto i loro paesi attuali. Sono anche elencate le “case di rifugio” utilizzate dalle comunità espulse dalla Francia all’inizio del XX secolo.

Dall’istituzione dei certosini nel 1084 ci sono state più di 300 fondazioni monastiche,[1] e questa lista vuole essere completa. Le date di fondazione e di soppressione sono date dove conosciute. Al marzo 2020[aggiornamento] ci sono 23 certose esistenti, 18 per i monaci e 5 per le monache, indicate in grassetto.[2][3]

Breviario certosino

Questa è una lista di monasteri certosini, o certose, contenente sia monasteri esistenti che disciolti dei certosini (conosciuti anche come l’Ordine di San Bruno) per monaci e suore, ordinati per località sotto i loro paesi attuali. Sono anche elencate le “case di rifugio” utilizzate dalle comunità espulse dalla Francia all’inizio del XX secolo.

Dall’istituzione dei certosini nel 1084 ci sono state più di 300 fondazioni monastiche,[1] e questa lista vuole essere completa. Le date di fondazione e di soppressione sono date dove conosciute. Al marzo 2020[aggiornamento] ci sono 23 certose esistenti, 18 per i monaci e 5 per le monache, indicate in grassetto.[2][3]

Vita in un monastero certosino

Questa è una lista di monasteri certosini, o certose, contenente sia monasteri esistenti che disciolti dei certosini (conosciuti anche come l’Ordine di San Bruno) per monaci e suore, ordinati per località sotto i loro paesi attuali. Sono anche elencate le “case di rifugio” utilizzate dalle comunità espulse dalla Francia all’inizio del XX secolo.

Dall’istituzione dei certosini nel 1084 ci sono state più di 300 fondazioni monastiche,[1] e questa lista vuole essere completa. Le date di fondazione e di soppressione sono date dove conosciute. Al marzo 2020[aggiornamento] ci sono 23 certose esistenti, 18 per i monaci e 5 per le monache, indicate in grassetto.[2][3]

Monaci della certosa

intorno al 1200 i certosini si trasferirono dalla Certosa di Madonna della Losa in Gravere a Montebenedetto, dove rimasero fino alla fine del XV secolo quando, a causa di una disastrosa alluvione dovettero spostare più a valle la banda grangia, che fu trasformata in convento. Quest’ultimo fu successivamente abbandonato a sua volta, in seguito al trasferimento della prima comunità ad Avigliana e poi a Collegno, avvenuto a metà del XVII secolo. Entrambe le strutture sono attualmente inserite nel territorio dei Parchi Le Alpi Cozie.

La Certosa di Montebenedetto, situata a 1160 m di altitudine, è l’unico esempio superstite in Europa di “Certosa primitiva”, una certosa che conserva ancora la struttura di un monastero basso medievale. La chiesa del monastero ospita una mostra permanente che illustra il mondo certosino e la storia del complesso di Montebenedetto, mentre nelle immediate vicinanze è stato realizzato un sentiero “autoguidato” con la descrizione dei vari edifici che facevano parte del monastero e di cui, come è già stato sottolineato, non restano che poche tracce. Il percorso comprende anche i resti della correria, casa bassa, situata a circa trecento metri dal monastero e destinata alla residenza dei fratelli laici.

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