Aurobindo frasi
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Nato a Calcutta ed educato in Inghilterra, Ghose fu incriminato per giornalismo sedizioso contro il dominio britannico nel Bengala. Durante il suo periodo in prigione, subì una trasformazione spirituale mentre praticava lo yoga. Dopo il suo rilascio, sviluppò un sistema di yoga chiamato Purna Yoga (“Yoga integrale”) assimilando una varietà di pratiche e idee, comprese diverse tradizioni di yoga, la saggezza tantrica e le discipline scientifiche, in particolare la teoria dell’evoluzione.
L’Induismo non si è dato un nome, perché non si è posto limiti settari; non ha rivendicato un’adesione universale, non ha affermato alcun dogma unico e infallibile, non ha stabilito un unico sentiero stretto o una porta di salvezza; non è stato tanto un credo o un culto quanto una tradizione in continua espansione dello sforzo dello spirito umano verso Dio.
Ciò che non posso fare ora è il segno di ciò che farò in seguito. Il senso di impossibilità è l’inizio di tutte le possibilità. Poiché questo universo temporale era un paradosso e un’impossibilità, l’Eterno lo creò dal Suo essere.-Sri AurobindoTemi: Obiettivi
citazioni mistiche indiane
“È vero che il subliminale nell’uomo è la parte più grande della sua natura e ha in esso il segreto dei dinamismi invisibili che spiegano le sue attività di superficie. Ma il subconscio vitale inferiore che è tutto ciò che questa psicoanalisi di Freud sembra conoscere, – e di cui conosce solo alcuni angoli poco illuminati, – non è altro che una porzione ristretta e molto inferiore dell’insieme subliminale… cominciare ad aprire il subconscio inferiore, rischiando di sollevare tutto ciò che è ripugnante o oscuro in esso, è andare fuori strada per invitare ai guai.”
“La vita spirituale (adhyatma-jivana), la vita religiosa (dharma-jivana) e la vita umana ordinaria di cui fa parte la moralità sono tre cose ben diverse e bisogna sapere quale si desidera e non confondere le tre insieme. La vita ordinaria è quella della coscienza umana media separata dal proprio vero sé e dal Divino e guidata dalle comuni abitudini della mente, della vita e del corpo che sono le leggi dell’Ignoranza. La vita religiosa è un movimento della stessa coscienza umana ignorante, che si volge o cerca di volgersi dalla terra verso il Divino, ma ancora senza conoscenza e guidata dai dogmi e dalle regole di qualche setta o credo che sostiene di aver trovato la via d’uscita dai legami della coscienza terrestre in qualche aldilà beatifico. La vita religiosa può essere il primo approccio allo spirituale, ma molto spesso è solo un girare intorno in un giro di riti, cerimonie e pratiche o idee e forme prestabilite senza alcun risultato. La vita spirituale, al contrario, procede direttamente con un cambiamento di coscienza, un cambiamento dalla coscienza ordinaria, ignorante e separata dal suo vero sé e da Dio, ad una coscienza più grande in cui si trova il proprio vero essere e si entra prima in contatto diretto e vivo e poi in unione con il Divino. Per il ricercatore spirituale questo cambiamento di coscienza è l’unica cosa che cerca e nient’altro conta”.
aurobindo yoga
15 agosto 1872 – 5 dicembre 1950 Sri Aurobindo (15 agosto 1872 – 5 dicembre 1950) è stato un nazionalista indiano, studioso, poeta, mistico, filosofo dell’evoluzione, yogi e guru; nato Aravinda Akroyd Ghose.
Del Congresso, quindi, dico che i suoi obiettivi sono sbagliati, che lo spirito con cui procede verso la loro realizzazione non è uno spirito di sincerità e di integrità, e che i metodi che ha scelto non sono i metodi giusti, e i leader in cui confida, non sono il tipo giusto di uomini per essere leader; in breve, che siamo attualmente dei ciechi guidati, se non da ciechi, almeno da orbi.
un sistema di educazione nazionale
La religione indiana ha sempre sentito che poiché le menti, i temperamenti e le affinità intellettuali degli uomini sono illimitate nella loro varietà, una perfetta libertà di pensiero e di culto deve essere permessa all’individuo nel suo approccio all’Infinito.
Sri Aurobindo [nato Aravinda Akroyd Ghose] (15 agosto 1872 – 5 dicembre 1950) è stato un nazionalista indiano, studioso, poeta, mistico, filosofo, yogi e guru, che ha sviluppato concetti di progresso umano ed evoluzione spirituale. Con l’aiuto della sua collaboratrice spirituale, Mirra Alfassa, fondò lo Sri Aurobindo Ashram.
Questo Sanatana Dharma ha molte scritture: I Veda, il Vedanta, la Gita, le Upanishad, i Darshana, i Purana, i Tantra, né potrebbe rifiutare la Bibbia o il Corano, ma la sua vera, la più autorevole scrittura è nel cuore in cui l’Eterno ha la sua dimora.
L’idea aggressiva e del tutto illogica di una sola religione per tutta l’umanità, una religione universale per la forza stessa della sua ristrettezza, un insieme di dogmi, un culto, un sistema di cerimonie, un’ordinanza ecclesiastica, una serie di divieti e ingiunzioni che tutte le menti devono accettare a rischio di persecuzione da parte degli uomini e di rifiuto spirituale o di punizione eterna da parte di Dio, quella grottesca creazione della ragione umana che è stata la madre di tanta intolleranza, crudeltà e oscurantismo e del fanatismo aggressivo, non è mai stata in grado di prendere saldamente possesso della mentalità indiana.