Locativo latino

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Locativo latino del momento

caso locativo in inglese

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In grammatica, il caso locativo (abbreviato LOC) è un caso grammaticale che indica un luogo. Corrisponde vagamente alle preposizioni inglesi “in”, “on”, “at” e “by”. Il caso locativo appartiene ai casi locali generali, insieme al caso lativo e al caso separativo.

Nella maggior parte delle lingue indoeuropee successive, il caso locativo si è fuso in altri casi (spesso genitivo o dativo) nella forma e/o nella funzione, ma alcune lingue figlie lo hanno mantenuto come caso distinto. Si trova in:

casi latini

Questo caso è poco usato, quindi non dovrete preoccuparvene molto. Il caso locativo si usa solo con la parola domus* (che ha forme sia in seconda che in quarta declinazione) e con i nomi di paesi e città. Si usa allo stesso modo dell’ablativo di luogo dove – esprime il luogo dove si trova qualcosa.  Nella prima e seconda declinazione, ha le stesse terminazioni del genitivo singolare e dell’ablativo plurale.  Così, nella prima declinazione, la desinenza locativa è -ae per il singolare e -is per il plurale. Nella seconda declinazione, la desinenza locativa è -i per il singolare e -is per il plurale. Nella terza declinazione, ha le stesse desinenze del caso ablativo sia al singolare che al plurale (-e al singolare e -ibus al plurale.) Ecco un esempio: Mea soror domi est. –> Anche se la parola domus appartiene sia alla seconda che alla quarta declinazione, la sua forma locativa è sempre domi.

locativi

Per esempio, se si parlasse di essere a “Roma la Grande”, come si tratterebbe ‘Magna’, in questo caso? Lo stesso vale per essere su ‘terra umida’, tranne che con questo si ha un locativo speciale per il quale un aggettivo potrebbe non andare bene. Ergo, sarebbe “humi humidi”? (Sì, mi rendo conto che questo è semanticamente ridondante, ma non riesco a trovare una regola per questa situazione).

E quando si mischiano nomi e aggettivi di 1/2 e 3a declinazione? Essere “in” un luogo di terza declinazione (che prende un ablativo) richiede di usare l’aggettivo corrispondente nell’ablativo, anche se è di 1°/2° declinazione, o quell’aggettivo di 1°/2° declinazione prende il genitivo come appropriato?

Lo scenario che lei ipotizza, che si potrebbe dire qualcosa come “Ieri sono stato nella grande Roma”, mi sembra improbabile che si verifichi nella pratica. Dove si potrebbero trovare aggettivi con nomi di luogo è dove il nome stesso del luogo è una coppia sostantivo+adj, come ad esempio… (pescando in giro) Castra Caecilia, Nova Carthago, Vicus Augustanus, Alba Longa, questo genere di cose, dove non credo che si sentirebbe la minima inibizione a mettere l’aggettivo nello stesso caso del nome, anche da declinazioni diverse.

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