Shiva dance
aigiri nandini (mahishas…
Nataraja o Nataraj, la forma danzante del Signore Shiva, è una sintesi simbolica degli aspetti più importanti dell’Induismo, e la sintesi dei principi centrali di questa religione vedica. Il termine “Nataraj” significa “Re dei danzatori” (sanscrito nata = danza; raja = re). Nelle parole di Ananda K. Coomaraswamy, Nataraj è “l’immagine più chiara dell’attività di Dio che qualsiasi arte o religione possa vantare… Una rappresentazione più fluida ed energica di una figura in movimento che la figura danzante di Shiva non può essere trovata da nessuna parte” (The Dance of Shiva)
Una straordinaria rappresentazione iconografica del ricco e vario patrimonio culturale dell’India, fu sviluppata nel sud dell’India da artisti del 9° e 10° secolo durante il periodo Chola (880-1279 CE) in una serie di belle sculture in bronzo. Entro il 12° secolo d.C., raggiunse una statura canonica e presto il Chola Nataraja divenne l’affermazione suprema dell’arte indù.
In una composizione meravigliosamente unificata e dinamica che esprime il ritmo e l’armonia della vita, Nataraj è mostrato con quattro mani che rappresentano le direzioni cardinali. Sta danzando, con il suo piede sinistro elegantemente sollevato e il piede destro su una figura prostrata – ‘Apasmara Purusha’, la personificazione dell’illusione e dell’ignoranza su cui Shiva trionfa. La mano superiore sinistra tiene una fiamma, quella inferiore sinistra punta verso il nano, che è mostrato con un cobra in mano. La mano superiore destra tiene un tamburo a clessidra o ‘dumroo’ che rappresenta il principio vitale maschio-femmina, l’inferiore mostra il gesto di affermazione: “Sii senza paura”.
shiva nataraja
Il tempio Thillai Nataraja, chiamato anche tempio Chidambaram Nataraja è un tempio indù dedicato al Signore Nataraja è una delle forme del Signore Shiva come il signore della danza. Questo tempio si trova a Chidambaram, Tamil Nadu, India. Questo tempio ha radici antiche e un santuario di Shiva esisteva nel sito quando la città era conosciuta come Thillai.[4][5] Chidambaram, il nome della città e del tempio significa letteralmente “atmosfera di saggezza” o “vestita di pensiero”, l’architettura del tempio simboleggia la connessione tra le arti e la spiritualità, l’attività creativa e il divino. [6][7][8] Le incisioni sulle pareti del tempio mostrano tutti i 108 karana del Natya Shastra di Bharata Muni, e queste posture costituiscono un fondamento del Bharatanatyam, una danza classica indiana.[6][4]
Il tempio è uno dei cinque lingas elementari nella tradizione di pellegrinaggio dello Shaivismo, e considerato il più sottile di tutti i templi di Shiva (Kovil) nell’Induismo.[6] È anche un sito per le arti performative, compreso il festival annuale di danza Natyanjali su Maha Shivaratri.[14]
shiva shiva shankara
Il piede destro di Nataraja è piantato esattamente su un’orribile piccola creatura subumana – il demone Muyalaka. Un nano, ma immensamente potente nella sua malignità, Muyalaka è l’incarnazione dell’ignoranza, la manifestazione di un egoismo avido e possessivo. Calpestatelo, spezzategli la schiena! Ed è precisamente quello che Nataraja sta facendo. Calpesta il piccolo mostro sotto il suo piede destro. Ma notate che non è su questo piede che calpesta che punta il dito; è sul piede sinistro, il piede che, mentre danza, è nell’atto di sollevare da terra. E perché lo indica? Perché? Quel piede sollevato, quella sfida danzante alla forza di gravità – è il simbolo della liberazione, del moksha, della liberazione.[4]
birju maharaj
L’iconografia del dio indù Shiva è particolarmente varia. Qui, appare contemporaneamente in forma umana e fantastica con quattro braccia. Membro della triade divina con Brahma e Vishnu, rispettivamente creatore e protettore dell’universo, Shiva è l’agente della distruzione periodica dell’universo. Dio ambivalente, veglia sui pii e distrugge il mondo alla fine del ciclo cosmico, schiacciando l’ignoranza e guidando l’universo verso la liberazione. Considerato come un asceta e associato al mondo della natura, è anche un marito e un padre per eccellenza. Tra le sue molte forme, una delle più conosciute è quella di Nataraja, Signore della Danza, come è raffigurato qui.