Oasi francescana vicovaro

Oasi francescana vicovaro

agriturismo le cannucceta4,0(1177)17 km di distanza

Siamo in grado di fornire spazi adeguati per la gestione di gruppi, organizzando seminari e conferenze. I pacchetti turistici comprendono sia la promozione del territorio, attraverso visite guidate nella Valle dell’Aniene, sia verso Roma grazie ai collegamenti (navetta inclusa) con la capitale.

Siamo in grado di fornire spazi adeguati per la gestione di gruppi, l’organizzazione di seminari e conferenze. I pacchetti turistici comprendono sia la promozione del territorio, attraverso visite guidate nella Valle dell’Aniene, sia verso Roma grazie ai collegamenti (navetta inclusa) con la capitale.

grand hotel duca d’este4,0(1188)17,6 km di distanza-1 008 kr

Il primo acquedotto, l’Aqua Appia, risale al 312 a.C., costruito dal censore Appio Claudio Cieco, lo stesso che inaugurò la Via Appia ( Regina viarum ) nello stesso anno. La sua lunghezza era di 16,53 km e la sua portata di 876 l/sec.

Il secondo acquedotto è l’Anio Vetus, costruito tra il 272 e il 269 a.C., fu catturato direttamente dal fiume Aniene e da qui il suo primo nome Anio. Solo dopo il completamento del quarto acquedotto Aniense, l’ Anio Novus (Nuovo Aniene, 38-52 d.C.), a questo fu aggiunto il nome di Vetus (vecchio) per meglio distinguerlo da quest’ultimo. I primi studiosi moderni hanno posto la sua origine da una deviazione di parte del corso del fiume Aniene nel condotto sotterraneo presso l’attuale località di S. Cosimato (dal vicino convento inizialmente benedettino, risalente al VII secolo), oggi oasi francescana, ricostruita nel corso del XIII secolo, nei pressi della città di Vicovaro (antica Varia) – Roma. La sua lunghezza era di 63,57 km e la sua portata di 2,111 l/sec.

palazzetto leonardi4,7(25)6 km di distanza-548 kr

THE MONUMENTS OF CHRISTIAN ROMEFEOM CONSTANTINE TO THE EENAISSANCEBYARTHURL.FROTHINGHAM,Ph.D.SOMETIME ASSOCIATE DIRECTOR OF THE AMERICAN SCHOOL AT ROME, AND PROFESSOR OF ARCHAEOLOGY AND ANCIENT HISTORY AT PRINCETONUNIVERSITYWeto gorftTHE MACMILLAN COMPANY|l’1925All rights raerved

PRINTED IN THE UNITED STATES OP AMEBICACOFTKIOHT, 1908,By the MACMILLAN COMPANY.,Setup and electrotyped.Published December, 1908.Reissued September, 1925.J. S.Gushing Co. Berwick & Smith Co. Norwood, Mass, U.S.A.

PROLOGO Gli impulsi hanno invaso l’Europa, l’altruismo ha avuto la meglio sull’egoismo, i grandi ordini monastici hanno redento la terra e il popolo, e le arti della civiltà hanno fatto passi da gigante lungo le linee nazionali durante questa età dell’oro dei secoli XII e XIII.Romanart ofPeople. Che dire, allora, del popolo di Eome e della sua parte in questa lunga trasformazione?

PROLOGO13materiale e continuando ad esplorare non solo la città medievale ma le piccole città e i monasteri in ogni parte delle autostrade romane ancora gemme di vita medievale sequestrata. in tutto questo territorio, le impronte dell’arte e degli artisti romani. Tra non molto mi aspetto di pubblicare una storia dell’arte medievale a Roma su larga scala. Naturalmente in questo spazio limitato può apparire solo una parte di questo lavoro, ma anche in questo manuale includerò una piccola parte del materiale raccolto fuori Roma, vorrei che fosse di più, perché è un prodotto delle stesse mani e cervelli che hanno lavorato nella metropoli, e molte lacune di Roma stessa sono riempite da qualche lavoro in una città di campagna dove la devastazione del Barocco era meno attiva.

park hotel imperatore adriano3,7(649)13,7 km di distanza-520 kr

Per la prima tappa si passa attraverso un cancello. Le scale, scavate nella roccia, portano alla scoperta di grotte, anfratti e fenomeni carsici modellati dall’uomo nei secoli. Poco prima di una suggestiva vista sul fiume si apre la cappella rupestre dedicata a San Michele Arcangelo. Il portale, in pietra modanata del XV secolo, proviene dalla chiesa soprastante. Sulle pareti laterali due grandi affreschi seicenteschi del pittore sabino Antonio Rosati: la rappresentazione del tentato avvelenamento di San Benedetto avvenuto proprio lì e San Francesco che cerca di convertire il Sultano. Mentre al centro, nella nicchia absidale c’è una Regina Angelorum in trono tra gli Arcangeli Raffaele e Gabriele. Sopra l’altare tre quadri: al centro la Trasfigurazione, a sinistra San Francesco che innesta le rose nel giardino del Sacro Speco di Subiaco, a destra ancora il Santo di Assisi che riceve le stigmate.

Ma per entrare nel mondo dei monaci eremiti del 500 d.C. C., arrivati qui in fuga dal mondo, il percorso inizia da una piccola porta. A vederla sembra quella di un minuscolo armadio. Invece porta giù, lungo gallerie che entrano nell’anima della scogliera. La “galleria” che ti porta alle grotte-celle degli anacoreti attraversa più di cinquanta metri di condotto dell’antico acquedotto Claudio, costruito tra il 38 e il 52 d.C. Si cammina nello “speco”, dove l’acqua scorreva verso Roma. E i segni dell’acqua si notano ancora, con la sorpresa di alcune foglie fossili che consegnano, incastrate, messaggi che arrivano dai tempi antichi. Tesori per i paleobotanici, emozione pura per chi si lascia trasportare dai dettagli nascosti dei piccoli viaggi.

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