Armonie sonore
Suoni strumentali
Ti sei mai chiesto perché certe note suonate insieme suonano bene, mentre altre suonano malissimo? O perché ci si connette emotivamente con la musica? Scienziati e musicisti hanno cercato di trovare la risposta a queste domande per più di 2500 anni. Per secoli abbiamo studiato due delle caratteristiche più importanti della musica – la melodia e l’armonia – per capire perché sperimentiamo la musica nel modo in cui lo facciamo.
Quando due note suonate insieme suonano bene, la chiamiamo consonanza; quando suonano male, la chiamiamo dissonanza. Molti anni fa, scienziati e musicisti hanno stilato una lista di coppie di toni che, se suonati insieme, producono consonanza o dissonanza, poi li hanno messi in ordine di piacevolezza. La lista risultante – il “modello di consonanza” – fu creata da Helmholtz nel 1895, ed è ancora usata nella ricerca oggi.
Anche se questa lista era ampiamente condivisa, nessuno riusciva a capire perché sperimentiamo alcuni suoni come più piacevoli di altri. Come musicisti, l’idea di scoprire l’essenza della musica ci affascinava; come scienziati dilettanti, volevamo vedere se potevamo scoprire la causa sottostante a questi modelli consonantici. Il nostro studio su Biologically Inspired Cognitive Architectures suggerisce che le connessioni tra certi neuroni nel cervello sono correlate ai suoni consonanti.
Armonia wiki
Il progetto riguarda lo sviluppo di un sistema di notazione per la musica basata sull’altezza, basata sul suono e spazializzata nel tentativo di colmare il divario tra musica acustica ed elettronica, lavorando anche verso la possibilità di un sistema olistico per la composizione algoritmica basata sulla rappresentazione musicale.
Il punto di partenza è stato quello di combinare la notazione musicale tradizionale basata sul pentagramma con concetti e simboli dell’analisi musicale elettroacustica, rendendo possibile la descrizione di suoni con altezza e suoni senza altezza all’interno dello stesso sistema.
I primi studi sono stati condotti con studenti di composizione al Royal College of Music di Stoccolma lavorando con questa nuova notazione nel modulo del corso di Sonologia. La combinazione di sistemi consolidati per la rappresentazione della musica ha dimostrato di essere un approccio intuitivo alla visualizzazione delle strutture musicali di suono e di altezza.
Struttura del suono
Ci sono altre tecniche che puoi usare per rendere le triadi semplici più interessanti, come i diversi voicings degli accordi, il registro, o altre tecniche di riarmonizzazione – che affronterò nei prossimi post. Ma per ora, gioca con questi suggerimenti e speriamo che ti aiutino a trovare nuove strade per esprimerti! Ti piace quello che hai letto? Iscriviti alla newsletter e ricevi un campione gratuito dell’eBook Beyond Music Theory! Continuando, accetti l’informativa sulla privacyCondividi questo:Like this:Like Loading…RelatedLascia una risposta
Tipi di armonia nella musica
Man mano che si avanza nella teoria musicale e nella composizione, ci si imbatte inevitabilmente nell’armonia a 4 parti. Questo è un elemento importante del linguaggio musicale dei maestri classici da Bach, Handel, Mozart, Beethoven e oltre. Il concetto si è sviluppato nel corso dei secoli ed è usato ancora oggi.
Cos’è l’armonia a quattro parti? L’armonia a quattro parti è un sistema tradizionale di organizzazione degli accordi per 4 voci: soprano, contralto, tenore e basso (conosciuti insieme come SATB). Il termine ‘voce’ o ‘parte’ si riferisce a qualsiasi linea musicale, sia che si tratti di una melodia cantata da cantanti, di una lunga nota suonata da uno strumento o di qualsiasi cosa nel mezzo.
Per queste ragioni, anche la musica strumentale o orchestrale dell’epoca era scritta con un’armonia a quattro parti in mente. Gli archi orchestrali, per esempio, sono spesso trattati come un coro a quattro parti: i primi violini in alto, poi i secondi violini e le viole nel mezzo, e i violoncelli più i contrabbassi insieme per la parte più bassa.
Come abbiamo detto, l’armonia a 4 parti è scritta per 4 voci: Soprano, Alto, Tenore e Basso (SATB in breve). La notazione per queste è scritta su due pentagrammi: uno in chiave di violino per le parti di Soprano e Alto e l’altro in chiave di basso per le parti di Tenore e Basso.