Federica giuliani

Federica giuliani

Federica artuso plays emilia giuliani

In 2010 I created the blog Travel to Taste, a ® brand, to write about my travel experiences narrated through scents and flavors: whether journalistic reportage or fictionalized stories, they always pass through brushstrokes of color and emotion.

I have published on Riders, iFood.it, Groupon Magazine, DOVE, Lonely Planet Italy and Esquire Italy. I write about food for Reporter Gourmet and create stories and content for other projects. I specialize in travel and food and wine, but I’m also interested in art and lifestyle.

Emilia giuliani, preludio n.6 op.46 – federica artuso, chitarra

Primi risultati di un’indagine sulla conoscenza e la formazione in materia di daylighting in Europa di Federica Giuliani e federica caffaro-DAYKE (Daylighting Knowledge in Europe) è un progetto per indagare le conoscenze e le competenze in materia di daylighting di studenti e professionisti dell’architettura di diversi paesi dell’Unione Europea. Questo documento introduce la prima fase della ricerca e fornisce i risultati di un’indagine diretta a 161 studenti di sette scuole di architettura: due in Italia, una in Olanda, due in Polonia e due in Spagna. I risultati indicano significative differenze nazionali nella preferenza e nella percezione degli spazi illuminati a giorno. Mostrano anche una mancanza di conoscenza delle metriche e dei regolamenti sulla luce diurna tra gli intervistati. Anche se la ricerca è in corso, l’analisi preliminare dei dati indica che c’è bisogno di migliorare la conoscenza della luce diurna tra i futuri architetti.Save to LibraryDownloadEditPaperRank:    Lettori Articoli correlati MenzioniVedi l’impatto

Federica artuso interpreta emilia giuliani preludio n.1 op.46

La sicurezza del trattamento immunosoppressivo nei pazienti con malattie infiammatorie immunomediate (IMID) durante la pandemia di Coronavirus è messa in discussione ed è estremamente importante per la salute pubblica. Abbiamo cercato studi attraverso il database MEDLINE/EMBASE, includendo pazienti con IMID, sottoposti a trattamento immunosoppressivo con una diagnosi positiva per SARS-CoV 2. Abbiamo incluso 11 studi per l’analisi descrittiva e 10 studi per l’analisi combinata, con una popolazione totale di 57 e 53 pazienti IMID affetti da SARS-CoV-positivo rispettivamente. Nel complesso non è stato riportato alcun decesso; 16 pazienti sono stati ricoverati in ospedale (30,2%) e solo due casi sono stati ricoverati in unità di terapia intensiva (ICU) (3,8%). Abbiamo trovato un’associazione significativa tra il rischio di ospedalizzazione e l’età avanzata (P .03), l’obesità (P .02), e la presenza di multi-comorbidità (P .03). Nessuna associazione significativa è stata trovata tra il rischio di ospedalizzazione e l’uso di DMARDs biologici o convenzionali (rispettivamente P .32 e .26), né quando sono usati insieme (P .85). Abbiamo trovato risultati coerenti nella sotto-analisi della psoriasi: 10 pazienti sono stati ricoverati in ospedale (31,3%) e solo un caso è stato ricoverato in terapia intensiva (ICU) (3,1%) Particolare attenzione dovrebbe essere posta per i pazienti con età avanzata, obesità e multi-comorbilità che sono a più alto rischio di ospedalizzazione.

Federica giuliani wod 2 rome throwdown 2020

A C I T E, title of the solo exhibition of the emerging Federica Giulianini, originates from the roots of nature and transports them into the ancestral dimension of somaesthetic form: a relational union between form, sign and color, expressed with vibrant chromatic and ethereal timbres, which develops embracing the animal kingdom and human lines.

Michela Bernardini, Vibra’s creative director, defines the Acite exhibition project as an Ethic in its unsettling inverse: “…a close relationship, often invisible to contemporary man, between natural element and animal synergy; a philosophy that deepens the primordial sign and its encounter with form. “Natura non facit saltus”: nothing is created and nothing is destroyed, everything is transformed. An Acite ethics as a circle that closes in a present time (with the intervention of progress and post-industrial revolution) in which technology and environment in delicate measure, dose and ethics, can coexist in contemporary balance of form and substance.”

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