Campane firenze

Campane firenze

Torre di firenze

Il poeta fiorentino Antonio Pucci (1310-88 circa) amava dire che le città erano fatte di suoni. Nel suo Zibaldone, una raccolta piuttosto eccentrica di storie e aneddoti, spiegava questa idea usando il mito delle origini musicali di Tebe. Prendendosi qualche libertà con le sue fonti classiche, Pucci riferì che:

Anfione era il figlio di Giove e il marito di Niobe e costruttore di … Tebe. Era molto abile e … con l’aiuto delle scienze, organizzò e realizzò quella città. Si affidò soprattutto alla scienza della musica, perché lui e sua moglie suonavano e cantavano così dolcemente che, secondo i poeti, le pietre si muovevano di loro iniziativa e si impilavano una sull’altra. E in questo modo murò la città.

Pucci non intendeva che questo fosse preso alla lettera. Anche per un poeta mitologico come lui, era troppo fantasioso per essere vero. Quando i poeti dicevano che Anfione aveva murato Tebe con la sua musica, Pucci sosteneva che in realtà stavano celebrando la voce aggraziata con cui aveva convinto i bellicosi Tebani a vivere insieme in pace. Il suono delle sue parole li aveva saldati in un tutto sociale e (metaforicamente) ‘costruito’ la città. Ma questo non si applicava solo ad Anfione o a Tebe.  Il suono teneva insieme tutte le città. Ovunque ci si trovasse, sosteneva Pucci, i rumori che si sentivano riflettevano e costituivano le relazioni sociali su cui la città era basata. Senza il rumore, infatti, la società urbana semplicemente non esisterebbe.

Campane della basilica

Il Campanile di Giotto (/ˌkæmpəˈniːli, -leɪ/, anche US: /ˌkɑːm-/, italiano: [kampaˈniːle]) è un campanile indipendente che fa parte del complesso di edifici che costituiscono la Cattedrale di Firenze in Piazza del Duomo a Firenze, Italia.

Adiacente alla Basilica di Santa Maria del Fiore e al Battistero di San Giovanni, la torre è uno dei capolavori dell’architettura gotica fiorentina con il suo disegno di Giotto, le sue ricche decorazioni scultoree e le sue incrostazioni di marmo policromo.

Alla morte nel 1302 di Arnolfo di Cambio, il primo Maestro dei Lavori del Duomo, e dopo un’interruzione di più di trent’anni, il celebre pittore Giotto di Bondone fu nominato suo successore nel 1334.[1] A quel tempo aveva 67 anni. Giotto concentrò le sue energie nella progettazione e costruzione di un campanile per la cattedrale. Era diventato un architetto eminente, grazie alla crescente autonomia dell’architetto-progettista rispetto agli artigiani dalla prima metà del XIII secolo. La prima pietra fu posta il 19 luglio 1334.[2] Il suo progetto era in armonia con la policromia della cattedrale, applicata da Arnolfo di Cambio, dando alla torre una vista come se fosse dipinta. Nel suo disegno applicò anche il chiaroscuro e qualche forma di prospettiva invece di un rigido disegno lineare del campanile. E invece di uno scheletro in filigrana di un edificio gotico, applicò una superficie di marmo colorato a motivi geometrici.

Campane della cattedrale di firenze

Il Campanile di Giotto a Firenze è il “campanile” del Duomo di Firenze o Cattedrale di Santa Maria del Fiore in Piazza Duomo, situato nel cuore del centro storico e considerato il più bel campanile d’Italia.

La sua posizione staccata dal Duomo, evidenzia maggiormente la sua struttura e il fatto che sia accanto alla facciata e non disposto su uno dei lati della cattedrale è sicuramente una caratteristica studiata fin dall’inizio del progetto. In questo modo, non avrebbe nascosto la maestosità della Cupola del Duomo, conosciuta poi come Cupola del Brunelleschi.

Il Campanile di Giotto a Firenze è alto 84,70 metri e largo circa 15 metri e per salire in cima ci sono 398 gradini, ai quali bisogna aggiungere i 15 gradini che fanno parte della prima rampa di accesso. È un eccellente esempio di architettura gotica fiorentina del XIV secolo, con slancio verticale ma con un aspetto solido. È ricoperta di marmo bianco, rosso e verde.

I quattro lati della base del campanile sono ornati da un grandioso ciclo figurativo di bassorilievi. Quelli sul campanile sono copie. Gli originali sono conservati nel Museo dell’Opera del Duomo.

Campane della basilica di san pietro

Gennaio 2010Friends of Florence, in collaborazione con il musicista e compositore fiorentino Anthony Sidney, ha prodotto il progetto The Bells of Florence, che ha catturato e registrato informazioni su ogni campana della città, inclusi dettagli storici, fotografie,

e – forse la cosa più importante – registrazioni sonore dei loro attuali rintocchi. Un DVD che documenta il progetto, compresi i rintocchi delle campane, è stato prodotto e delle copie sono state inviate alle più importanti biblioteche regionali d’Italia, compresa la Biblioteca Nazionale di Firenze, per il loro uso archivistico.

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